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Alto Adige, la nueva generación de vignaioli guarda al futuro

En Alto Adigio es una nueva generazione di vignaioli che sta facendo rumore con l’intenzione di farsi sense ben oltre le alte vette che li circumdano. Con 5.600 ettari vitati, a un’altezza che va dai 200 ai 1.000 mtri, la produzione vinicola dell’Alto Adige (40 milioni di bottiglie annue) poggia saldamente su più di 5.000 aziende agricole: tutte piccole strutture, guidate da grandi personalità che, gradualmente, stanno lasciando il timone a giovani tra i 25 ei 35 anni. Tra tenute private e cantine sociali, le aziende familiari altoatesine sono animate da tradizione e passione. formación E. Inés, Simón, andrés e gli altri hanno studiato enologia, qualcuno è voltato anche all’estero per saperne di più di marketing e comunicazione, qualcun altro ha fatto esperienza in altre canteen. Ma tutti alla fine sono tornati “a casa”, con questo obiettivo: elevare i vini dell’Alto Adige a vini di qualità, semper maggiore, soprattutto a livello internazionale.

Il giovane enologo Jakob Gasser ha appena ricevuto il timone da Hans Terzer di San Michele Appiano

Un percorso necessario perguarantee il futuro vitivinicolo di questa regione a statuto speciale, che oggi vede impegnati decine di giovani produttori in un progetto di ampio respiro, sostenuto dal Consorcio Vini Alto Adige, punto di riferimento per la promozione e distribuzione di tutto il comparto. Una piattaforma che, a oggi, reppresenta 181 associati, di cui 12 cantine sociali (con una cuota sula produzione total pari al 70%), 32 tenute private (25%) e 116 vignaioli indipendenti (5%) che possono contare su 20 tipologie varios di vitigni.