Allá rivoluzione en la cocina y el piatto rivuluzionario sono due domande che abbiamo posto ai grandi cuochi che sono venusti a trovarci al nostro stand all’ultima edizione di Identidad Golosa. Domande perfectamente alineado con el tema del congreso e, soprattutto, con la nostra mission di voler scandagliare il fondo di questo mondo culinario così ampio, ma anche così stretto.
Ed è così che incontriamo chi si ribella alla parola rivoluzione come Massimo Bottura che preferisce sostituirla con evoluzione, chi invece si appella alla cucina rinascimentale come david rampello o chi invece si sofferma sull’etica ven Niko Romito.
I piatti rivoluzionari sono diversi come diversity sono le motivazioni: per carlo craco è il piatto di Nino Bergese così difficile da ricreare, per Rubén Bondi è l’arrabbiata della nonna che gli ha aperto nuovi mondi, e così via.
E voi, cosa ne pensate? Scriveteci!
